A cura di Kate Palagano

IL 10 OTTOBRE PER CELEBRARE LA NOSTRA MENTE

Da quasi più di  tre decenni, questa data ci invita a fermarci a riflettere sui progressi fatti nella comprensione e nel sostegno della salute mentale e sullo stato del proprio benessere.

La salute mentale è diventata un argomento sempre più presente nella nostra vita quotidiana. Lo vediamo sui social, dove giovani influencer ci raccontano le loro sfide e magari di aver intrapreso una terapia; nelle aziende, che cercano di creare ambienti di lavoro più sani, anche attraverso l’implementazione di percorsi sul wellbeing; nella politica, dove le proposte dedicate alla salute mentale sono entrate a far parte dei programmi elettorali dei partiti. 

L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha sottolineato l’importanza della salute mentale lanciando quest’anno il tema dal titolo: “La salute mentale è un diritto umano universale“. 

Significa che ciascuna persona, qualunque sia il suo status socio-economico, la sua provenienza, il suo credo religioso, ha diritto al benessere psicologico. Tutti devono poter godere del “più alto livello possibile di salute mentale”. Come? Lavorando soprattutto, ma non solo, su questi 3 punti fondamentali:

  • un’adeguata protezione dai rischi per la salute mentale
  • l’accesso a cure di qualità
  • l’inclusione nella comunità di persone fragili da un punto di vista mentale

Ma cosa ci dicono i dati relativi alla salute mentale nel mondo ? Può aiutarci a rispondere a questa domanda il Mind Health Report 2023, indagine sulla salute mentale e il benessere realizzata da IPSOS in collaborazione con AXA,  su un campione di 30.600 persone di età compresa tra i 18 e i 74 anni in 16 Paesi, tra cui l’Italia. 

Colpisce il fatto che l’Italia abbia ottenuto, insieme al Giappone, la percentuale più bassa di persone che riferiscono una salute mentale “fiorente” (18%). Circa la metà del campione ha riportato, invece, alti livelli di stress (56%), di solitudine (48%), preoccupazioni sugli effetti negativi della guerra (52%) e del cambiamento climatico (43%).

Ma non è tutto. Lo studio ci rivela anche che nel mondo:

  • le donne, indipendentemente dall’età, hanno in media una salute mentale peggiore degli uomini in tutte le fasce d’età. In Italia e negli Stati Uniti si osserva il divario maggiore tra il livello di soddisfazione di vita maschile e quello femminile. Tra le cause più rilevanti riportate, la disparità di genere con oltre il 40% delle donne che ha visto mettere in dubbio le proprie capacità per via del genere; inoltre, una donna su tre riporta di aver ricevuto commenti indesiderati;
  • i giovani tra i 18 e 24 anni sono i più vulnerabili a fattori come l’incertezza sul futuro (62%), la solitudine (59%) e l’insoddisfazione per il proprio corpo (46%);
  • il 38% dei giovani ha un benessere mentale compromesso dall’uso scorretto della tecnologia e dei social media, anche a causa dell’impatto della cultura del “sempre-collegato” (always-on culture);

Infine, lo studio ci offre anche una prospettiva importante sul mondo del lavoro, considerato che in tempi di “grande rassegnazione” sempre più datori di lavoro si trovano davanti alla sfida di mantenere ingaggiati e motivati i propri dipendenti. I dati riportano che: 

  • una migliore salute mentale si traduce in una minore intenzione di cambiare lavoro (75% del campione);
  • i modelli di lavoro ibrido che prevedono l’alternanza fra smart-working e lavoro in presenza sono un fattore protettivo per il benessere mentale

Con la giornata di oggi ci poniamo l’obiettivo di promuovere le iniziative promosse dal Comune di Milano insieme a realtà associative, istituzionali, sanitarie e imprenditoriali della città.

Link per maggiori informazioni→ Milano4MentalHealth 

In occasione di questa giornata sulla Salute Mentale, vogliamo evidenziare il progetto di un gruppo di studenti del corso di laurea magistrale in Psicologia Clinica e Neuropsicologia nel Ciclo di Vita dell’Università di Milano-Bicocca. Il 30 ottobre, questi futuri psicologi presenteranno Lo sapevi? Parliamone! – Confronto tra le nuove generazioni e il territorio, un progetto nato in collaborazione con Psyché.  Noi di Psyché crediamo nell’importanza della terza missione e cioè nella collaborazione tra università e territorio e soprattutto crediamo nell’efficacia che siano i giovani a parlare ai giovani per aiutarli a vivere in modo consapevole. 

L’incontro è rivolto alla comunità e soprattutto agli studenti delle scuole secondarie, con i quali si affronteranno temi delicati come l’identità di genere (LGBTQAI+), l’uso della cannabis e degli alcolici.

Vi aspettiamo dunque il 30 ottobre presso l’Istituto Superiore Claudio Varalli di Milano – Via Ulisse Dini, 7 – dalle 9.00 alle 12.00

SITOGRAFIA

World Mental Health Day 2023 (who.int)

Giornata Nazionale della Psicologia 2023 – CNOP (psy.it)

Milano4MentalHealth 

AXA Mind Health Report 2023 – Corporate

Il legame nascosto tra lavorare troppo e salute mentale – Arthur C. Brooks – Internazionale

Il peso dell’isolamento sulla nostra salute fisica e mentale – Laura Tonon – Internazionale

We All Have Mental Health – YouTube 

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